
Risolto il problema orario del fischio d'inizio, vi confermo quello di cui vi avevo portato a conoscenza domenica a cena.
Esiste un piano d'evacuazione dell'intero circondariale del Vesuvio in caso d'eruzione e questa è la cartina.
Questo piano, elaborato dalla comunità scientifica, individua tre aree a diversa pericolosità definite: zona rossa, zona gialla e zona blu. E' importante tenere presente che l'eruzione del Vesuvio non sarà improvvisa, ma sarà preceduta da una serie di fenomeni precursori identificabili già diverso tempo prima poichè monitorati dalla sezione di Napoli dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Ingv, che controlla lo stato del vulcano 24 ore su 24.
Sul sito della protezione civile è spiegato come verrebbe gestita l'emergenza.
http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_pde.wp?contentId=P

DE12771
Inoltre, come previsto dallo stesso piano, la Toscana ospiterebbe la popolazione di Ercolano
Gli abitanti della zona rossa dovranno essere allontanati prima dell'inizio dell'eruzione. Naturalmente in Campania non vi sarebbe la possibilità di accogliere 600mila persone, pertanto, anche per consentire il mantenimento delle relazioni sociali e la continuità delle attività scolastiche, ciascuno dei 18 comuni della zona rossa è gemellato con una regione che, in caso di eruzione, ne accoglierà gli abitanti. I capifamiglia che si allontanano con mezzi propri e le famiglie che hanno usufruito dei mezzi messi a disposizione, si ricongiungeranno pertanto nei luoghi gemellati già previsti dal Piano nazionale d'emergenza.
Pertanto, prima di sperare nell' eruzione del Vesuvio, bisognerebbe far in modo di "distrarre" la sezione di Napoli dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia....