domenica 13 dicembre 2009

Chievo Fiorentina 2-1


Come s'è giocato il campionato?
ATTENTATO:
Un pazzo squilibrato ha attentato alla vita del nostro giovane premier!
Ma come!? Un si pole miha!!! Per fortuna LUI è un "miracolato dal Signore" e se l'è cavata con solo due denti rotti!
Caro Tartaglia, se tu ci vuoi riprovare, visto che il duomo di milano unn'è bono, saremmo lieti di fornirti nell'ordine: Duomo di Firenze, Campanile di Giotto, David di Michelangelo e al limite anche la TORRE DI PISA!!!
Ps: questa notizia cade a fagiolo, proprio come gli arresti di brigatisti o mafiosi nei giorni delle manifestazioni contro il governo!

8 commenti:

Papo ha detto...

Silvio: non ti lamentare, l'avevi detto te che in questo paese di merda tu sei quello che ci avrebbe (ri)messo la faccia!!

firsr lady ha detto...

ora basta papo hai veramente rotto con queste foto.... di uomini schifosi!
e poi qui si deve parlare di viola!
nn vi leggo piu'...(scherzo sul nn vi leggo piu') ciao

Joe ha detto...

Tartaglia di merda! Tu l'hai preso male e ora oltre a rivedello passa anche x martire,ma se c'è un dio quando passa sotto il duomo vero speriamo gli caschi quello ni capo

i'presidente ha detto...

beh, unn'è consolante vedere silvio sanguinante dopo che s'è perso una partita che un si doveva perdere....
un mi consola proprio, anche perchè a qui punto i'Tartaglia potea fare un lavoro migliore....
ma torniamo a i'carcio
via, un ci si fa
un ci si fa a reggere sti ritmi con tutti questi infortuni
alla squadra un gli posso rimproverare nulla, si gioca spesso in emergenza
l'unica cosa l'è che in queste partita, dove siamo stanchi e rimaneggiati, forse bisognerebbe turate a far ciccia con pallonate in tribuna pe pigliare un punticino che, come si diceva una volta, "fa morale e muove la classifica"

PISTO ha detto...

IMMAGINI CHE FANNO BENE ALLA VITA

ED ORA UN PO' DI FICA

Gazzoni Frascara ha detto...

"La condanna di Giraudo e dei suoi compagni di merende sta a significare che c´è la volontà di fare giustizia - dice l'ex proprietario del Bologna Gazzoni Frascara - e di voler andare fino in fondo. Troppe volte in Italia abbiamo assistito a insabbiamenti, e devo confessare che temevo che anche stavolta non si sarebbe venuti a capo di nulla. Constato con piacere che non è così, e che siamo solo all´inizio di un´operazione di pulizia speriamo definitiva... Dal punto di vista umano - continua Gazzoni- non posso certo gioire per la condanna. Anzi, mi auguro che i condannati se la cavino senza dover frequentare le patrie galere. A me basta una condanna simbolica, ossia che questa sentenza riconosca, e sanzioni, l´esistenza d´un sistema di malaffare che ha alterato la competizione sportiva e inquinato diversi campionati. Che venga ufficialmente condannato quel sistema Moggi che, controllando il mondo del pallone, ne ha condizionato risultati e classifiche, con grave danno per tanti operatori onesti. E mi auguro ovviamente che le vittime siano risarcite. Dondarini - conclude Gazzoni - è l´arbitro che diresse l´incontro Chievo-Fiorentina, conclusosi a vantaggio della squadra viola per 2-1, nella primavera 2005. Fu la partita decisiva che decretò la salvezza della Fiorentina e la retrocessione del Bologna, e per la quale sono coimputati nel rito ordinario anche Moggi, Diego Della Valle, Andrea Della Valle, Mazzini, Mencucci e Bergamo. In quel campionato il Bologna dovette retrocedere, pur avendo raggiunto 42 punti in classifica. Con questo punteggio, oggi sarebbe rimasto in serie A. Tanto è vero che lo scorso anno si è salvato con 37 punti"

i'presidente ha detto...

vabbene che ll'è martedì e non giovedì ma.... VAFFANCULO GAZZONI!
come direbbero dalle tu parti, SOCMEL!

ACF FIORENTINA ha detto...

Questo il comunicato stampa emesso poco fa dal sito ufficiale della Fiorentina e recante la firma degli Avvocati Maurizio Boscarato, Alfonso Furgiuele e Francesco Picca: "I fratelli Andrea e Diego Della Valle hanno dato mandato ai legali di tutelare la loro reputazione in ogni sede competente in merito alle notizie diffuse oggi dal quotidiano La Repubblica con il titolo 'Il pianto a dirotto di Moggi e l’abbraccio di Della Valle'. L’articolo riporta infatti elementi già noti e dibattuti davanti alla giustizia sportiva e a quella ordinaria, descritti però in modo volutamente tendenzioso e fuorviante. E’ infatti pacifico che: (i) le immagini che consentirebbero di documentare “per la prima volta” l’incontro promosso e richiesto dal Vice Presidente della FIGC Innocenzo Mazzini cui hanno partecipato anche i fratelli Della Valle e il designatore Paolo Bergamo, sono presenti agli atti del processo svoltosi ormai da anni davanti alla Giustizia Sportiva, e (ii) l’incontro non ha nulla di 'segreto', essendosi svolto in un luogo pubblico e anche in quel momento frequentato da moltissime persone. Infatti, al di là delle inquadrature scattate da dietro una siepe per farlo apparire come un luogo sperduto, si tratta di uno fra i più famosi hotel di Firenze, Villa La Massa, in cui i Della Valle abitano quando sono a Firenze, come peraltro ben noto a tutti. L’articolo riferisce dunque in modo volutamente distorto la realtà dei fatti, senza tenere in alcun conto gli ampi chiarimenti forniti, nel tempo, alle Autorità competenti, in merito sia al sopra ricordato incontro, sia al comportamento dei fratelli Della Valle nell’intera vicenda. Si ripete quindi il tentativo, da parte di determinati organi di stampa e di certi giornalisti che fin dall’inizio hanno dimostrato atteggiamenti preconcetti, di mantenere strumentalmente alta l’attenzione su persone che hanno spiegato già nelle sedi competenti la loro posizione e la correttezza del loro comportamento. Questo al fine di screditarne l’immagine, con la pretesa di emettere loro un verdetto di condanna mediatica, così anticipando il responso dei tribunali cui, invece, dovrebbe essere riservato in via esclusiva l’accertamento della verità e che, per questo, dovrebbero essere lasciati operare senza condizionamenti. Non merita poi alcun commento l’affermazione secondo la quale i fratelli Della Valle, entrati nel mondo del calcio per rivoluzionarlo, 'finirono per inginocchiarsi davanti ad uno scherano del sistema Moggi, Innocenzo Mazzini'. E’, infatti, questo un modo di comportarsi che, per quanto possa risultare familiare per i giornalisti che hanno scritto l’articolo, risulta del tutto inconcepibile per la famiglia Della Valle".