martedì 2 febbraio 2010

Ciao Martino, in bocca al lupo e GRAZIE...


"A Firenze ho vissuto un'esperienza straordinaria, tante emozioni vissute intensamente. E un rapporto stupendo con i tifosi. Dovevo andare perchè ho voglia di giocare il Mondiale. E per farlo dovrò avere quello spazio che a Firenze si è ridotto... Firenze? La città l’ho vissuta poco, perchè avevo scelto di abitare a Pontassieve. L’ho fatto perchè volevo un giardino ampio per i bambini. Avrò nostalgia dell’ingresso in campo e dei cori dei tifosi. L’inno viola invece ci pensa mia figlia a cantarmelo ogni giorno... Lo spogliatoio? Oggi pomeriggio tornerò a salutare tutti. Non cambierà niente, mancherà solo uno che... fa le multe. La più salata l’ho recapitata ad Adrian a cui ora mando un grande in bocca al lupo per la sua vicenda. Il capitano diventa Montolivo, per vedere invece chi sarà il nonno del gruppo basterà guardare la carta d’identità. La partita più bella? La vittoria a Torino contro la Juve è stata indimenticabile, con la festa a Peretola. Per restare a quelle più recenti, la gara di Liverpool in cui ho anche segnato..."

12 commenti:

Martin Jorgensen ha detto...

"Sono stato allo stadio in queste ultime ore a salutare i miei compagni, sono arrivato oggi pomeriggio dalla Danimarca, rimango qui tutta la settimana per il trasloco e farmi curare ancora dai fisioterapisti Viola....


Mi rimangono tante esperienze belle, due o tre brutte, ma quelle fan parte della vita, è impossibile sceglierne alcune come esempio, guardo indietro a questi sei anni con molto piacere....

Avevo parlato con Prandelli prima di Natale, sapevo che cercavano dei giocatori a centrocampo e mi hanno fatto capire che avrei giocato poco. E' stata una scelta difficile, ma una scelta giusta...

Cambio generazionale in Fiorentina? I giovani senza i vecchi forse cresceranno più in fretta.... sono tutti bravi ragazzi, sono intelligenti, è chiaro però che da un giorno all'altro sarà difficile cambiare, ma so che hanno già scelto chi fa le multe, ve lo dirà la squadra io non posso dirvelo...

Montolivo capitano? E' una scelta per il futuro, lui è uno che gioca sempre...

Domenica vengo allo stadio, sono qui e vedrò la partita, poi dalla Danimarca sarà dura fare una scappatina, ma verrò in vacanza qui e manterrò i contatti con gli amici che ho qui....

Un mio ruolo in Fiorentina? Per ora penso a giocare, poi deciderà il presidente, se ha bisogno di me, se ha un ruolo per me... penso comunque che una volta smesso starò qualche anno in Danimarca...

Coi tifosi il rapporto è nato forse con i gol di Fiorentina-Cagliari, un feeling grande e un grande rispetto mio verso i tifosi....

Non mi telefonate troppo spesso (dice scherzando ndr) perchè sono in Danimarca e si spende troppo"

i'presidente ha detto...

e così caro martino, anche te tu ci lasci....
mi sa che domenica a qualcheduno scenderà una lacrimuccia quando tu ci saluterai....

e ora basta romaniticismi!
ROMA MERDA !!!!!!!
LI VOGLIO VEDERE AGONIZZANTI!!!!

Papo ha detto...

Ho un rimpianto:
Ho trovato Martino sotto casa giovedì della scorsa settimana, portava i' su' figliolo a scuola.
L'ho salutato, mi ha risalutato gentilmente, e mi sono detto "gli regalo una sciarpa!"
Sono andato alla macchina a prenderla, ma poi ho pensato gliela darò la prossima volta, ora gli rompo i coglioni....
Mi dispiace....

i'presidente ha detto...

la sciarpa a martino si darà un'altra volta....
ora pensiamo a dare du'labbrate alle merde giallozzozze!

i'presidente ha detto...

insomma, in coppa italia s'è lasciato le penne come sempre a milano co l'inter
ci poteva stare, come ci poteva stare anche di raccattare un pareggio
lasciando perdere i'regalo di natali (...), mi pare che co i'gila in queste condizioni un mi sembra una buona idea giocare co una punta sola, ni primo tempo l'hanno messo in mezzo tra materazzi e lucio e un siamo stati quasi mai pericolosi
con jovetic ni secondo tempo siamo stati più pericolosi, tanto è vero che l'inter giocava di contropiede
cmq, alla coppa italia ci si penserà, ORA PENSIAMO AD ACCOGLIERE DEGNAMENTE GLI AMICI ROMANISTI..... DEVE ESSERE UNA BOLGIA!!!

BIGLIETTI... ha detto...

"Fiorentina Roma partita a rischio, il Prefetto di Firenze ha pensato bene di vietare l'acquisto del biglietto ai fiorentini non residenti a Firenze e ai romanisti non residenti nel Lazio.
Vediamo nel dettaglio: se una famigliola di fiorentini residenti a Fucecchio decidesse di sfidare il freddo e di recarsi allo stadio, potrebbe acquistare il biglietto. Se la stessa famigliola avesse trovato una comoda villetta a Santa Croce sull'Arno non potrebbe acquistare il biglietto. Niente stadio, bisogna ripiegare sul cinema. Perché Fucecchio è in provincia di Firenze, mentre Santa Croce, pochi chilometri più in là, è in provincia di Pisa. Se risiedi a Figline Valdarno (Firenze) puoi andare allo stadio, se risiedi a San Giovanni Valdarno (stessa zona, ma in provincia di Arezzo), vatti a mangiare una pizza con gli amici. Se sei romanista di Roma hai diritto di entrare, se sei romanista di Narni, la partita non la puoi vedere. Se hai la "fortuna" di avere la cittadinanza sanmarinese o vaticana puoi entrare allo stadio, in quanto gli stranieri sono esclusi dal provvedimento. Ma se sei sanmarinese devi lasciare il tuo amico di Verucchio in macchina, lui non può entrare."

i'presidente ha detto...

ora vediamo quanti romanisti arrivano senza biglietto e quanti ne fanno entrare....
pare che non ci sarà i'tutto esaurito, oggi c'erano ancora in vendita i biglietti di fiesole!
scommettiamo?
si sposta un po' i fiorentini di la e si mettano un po' di romanisti di la, ovviamente a gratis......

Terrone ha detto...

ciao Martino, campione di mille battaglie.
In punta di piedi sei arrivato e in punta di piedi sei andato via.

ODIO ROMA ha detto...

C'era una volta una lunga notte elettorale. Hotel Villa Cora, viale dei Colli. Ci sono tutti: dirigenti della Fiorentina, politicanti di casa, cinematografari "romaneschi". Mancano solo i congiuntivi. Sono tutti di là a mangiare, e c'è anche uno tipo biondo tinto coi Ray Ban alla Venditti (quelli col tondino nel mezzo) che apre la porta e urla ai camerieri: «Ahò, che se ponno rifà du' spaghi che qui famo l'alba?». Il momento è topico. Il dubbio è: ma Vittorio ce la farà o no a entrare in parlamento? Vcg è provato. Il suo organizzatore elettorale gracchia con voce marlborata al telefonino dei dati incomprensibili. Sul divanetto di pelle il presidente della Fiorentina ha accanto un solo uomo, un signore distinto ed educato col capello che pare Ken di Barbie e un abito blu che a un certo punto guarda il suo datore di lavoro con sguardo teso e convinto.
Poi un sospiro da amico vero: «Dai Vittorio, vedrai che ce la faremo». Vcg annuisce e ringrazia. Quel ce la faremo collettivo vale quasi come una carezza di mamma. Perché Claudio Ranieri il figlio del macellaro di Testaccio è un gentiluomo e invece che a farsi du' spaghi è lì accanto al capo che soffre e scalpita. Lui è fedele e aziendalista. E per di più ha visto giusto. In effetti Vcg ce la farà. E pure lui, allenatore tutto d'un pezzo che ha preso la Fiorentina in B per vincere un giorno Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Una specie di guida, don Claudio. Un po' pretino (il tono di voce) e molto educatore. Serviva uno come lui per ricominciare: umiltà, severità, sobrietà. Persona seria l'ex difensore ruvido poi allenatore pratico, a cui piacciono molto i mediani anche perché poi tanto davanti c'è un tipo chiamato Batigol. A Roccaporena, col campo a tre metri dal luogo sacro di Santa Rita, la Fiorentina si purifica dalle presunzioni. Gestire la B di Effenberg e Batistuta (perdonate l'accostamento) nonè cosa facile. Poi c'è un giovane Toldo. E Robbiati (primo segnale del precariato che verrà) e perfino Campolo (il Maradona della Sila) e Di Sole (il Fernando Couto dell'Aspromonte), che lasceranno meno tracce dei Jalisse. Ranieri ha aperto il ciclo e lo porterà in fondo con una Fiorentina che crescerà parecchio.
Firenze lo rispetta. Ma amore mica tanto. Colpa di un carattere riservato e di una battuta sulla presunzione fiorentina e sulla serie C (involontaria e funesta previsione poi, ahinoi, azzeccata) che in pochi allora digerirono. Quando il ciclo di Ranieri finì dopo 4 anni niente male, nessuno versò lacrime sul campo. In curva apparve uno striscione: «Ranieri fai l'ultima magia: sparisci». E da Firenze, palestra del pallone e dei succhi gastrici, lui sparì, per girare mezza Europa, tra Spagna e Inghilterra, e quindi ricominciare da Parma per saltare sul carro di una mediocre e ingrata Juve e tornare alla fine un po' imbiancato a casa, nella sua amata Roma, dove nel giro di qualche tempo coi risultati ha fatto dimenticare il gioco di Spalletti: colori giallorossi e carboidrati a sfare. Come quella notte là: «Ahò, a' Claudio, e famose du' spaghi».

i'presidente ha detto...

....beh vedo con (dis)piacere che nessuno c'ha voglia di parlare delle nostre ultime sconfitte....

MA I'NOSTRO LL'è COME UN MATRIMONIO, NELLA GIOIA E NEL DOLORE, NELLA SALUTE E NELLA MALATTIA, NELLA BUONA E NELLA CATTIVA SORTE.... PER AMARTI E ONORARTI OGNI GIORNO DELLA MIA VITA

FORZA RAGAZZI
TIRIAMO SU LA TESTA
E SOPRATTUTO NON MOLLARE MAI
AVANTI VIOLA
AVANTI D612

pisto ha detto...

un piccola appunto....mogli e fidanzate si cambiano...la squadra mai....

Anonimo ha detto...

http://www.fiorentina.it/foto/33904.jpg